Come essere riconosciuto categoria protetta all’interno della stessa azienda

Come essere riconosciuto categoria protetta all’interno dell’azienda presso la quale si stà lavorando

 

Se sei un dipendente che ha acquisito uno stato di invalidità o disabilità durante il tuo impiego, potresti essere idoneo ad essere riconosciuto “categoria protetta” secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/99. Vediamo come procedere e quali sono le condizioni che devono essere soddisfatte.

Assunzione iniziale senza disabilità e successiva invalidità

Se inizialmente sei stato assunto senza disabilità e, durante il periodo di lavoro, hai acquisito una riduzione della capacità lavorativa a causa di una malattia o un infortunio, hai il diritto di essere incluso nella quota di riserva dedicata alle categorie protette. Questo è reso possibile dall’art. 4, comma 4 della Legge 68/99, che permette alle aziende di conteggiare i dipendenti diventati disabili nel corso del rapporto di lavoro nella quota obbligatoria di assunzioni riservate a queste categorie.

Requisiti per il riconoscimento della categoria protetta

Affinché tu possa essere incluso tra le categorie protette, devono verificarsi alcune condizioni specifiche, secondo la Circolare del Ministero del Lavoro del 22 gennaio 2010 n. 2:

  1. Incapacità di svolgere le mansioni: il lavoratore deve essere diventato incapace di svolgere le mansioni per cui è stato assunto.
  2. Riduzione della capacità lavorativa: deve essere riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60%.
  3. Accertamento della responsabilità aziendale: l’invalidità non deve essere il risultato di una violazione delle norme di sicurezza e igiene da parte del datore di lavoro. Qualora il datore sia responsabile, questo deve essere accertato da un’autorità giudiziaria.

Se tutte queste condizioni vengono soddisfatte, il datore di lavoro può includerti nella quota riservata alle categorie protette. Questo non solo aiuta l’azienda a rispettare la normativa, ma ti garantisce protezioni aggiuntive e un supporto adeguato per continuare il tuo percorso lavorativo.

Mancanza di mansioni compatibili e procedure per il licenziamento

Può succedere che, pur essendo divenuto un lavoratore appartenente alle categorie protette, nell’azienda non ci siano mansioni compatibili con la tua disabilità. In questo caso, se tutte le quote di riserva sono state occupate e il datore di lavoro non riesce a trovarti un’altra posizione, si potrebbe arrivare a un licenziamento per giusta causa, seguendo le procedure previste dalla legge.

È importante sottolineare che il passaggio alle categorie protette non avviene in automatico: è necessario un percorso formale, che coinvolge sia la certificazione medica sia la valutazione delle mansioni all’interno dell’azienda.

Il ruolo dell’azienda e il supporto HR

Il ruolo del datore di lavoro e del reparto HR è fondamentale in questo processo. È loro compito garantire che la normativa venga rispettata e che il lavoratore riceva il supporto necessario. Questo significa offrire opportunità di reinserimento lavorativo, formazione e, quando possibile, l’adeguamento delle mansioni alla nuova condizione fisica o psichica del lavoratore.

In un mondo del lavoro sempre più inclusivo, le aziende sentono sempre più la necessità di creare un ambiente di lavoro accessibile e di garantire che tutti i lavoratori, indipendentemente dalle loro condizioni, possano esprimere al meglio le proprie capacità. Oltre agli obblighi legali, l’integrazione delle categorie protette rappresenta un’opportunità per le imprese di arricchire il proprio capitale umano e promuovere una cultura di diversità e inclusione.

Cosa puoi fare se sei in questa situazione?

Se ti trovi in questa situazione, il primo passo è parlare con il reparto HR della tua azienda e chiarire le tue opzioni.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario richiedere una valutazione medica che certifichi la tua condizione e la tua capacità lavorativa. Successivamente, l’azienda avvierà la procedura per includerti tra le categorie protette e valutare le possibilità di assegnarti mansioni compatibili.

Categorie Protette al Lavoro: il portale di riferimento

Un esempio di strumento utile per aziende e candidati è il portale Categorie Protette al Lavoro, che offre un database aggiornato con oltre 70.000 profili appartenenti alle categorie protette. Questo strumento permette alle aziende di accedere rapidamente a un vasto bacino di talenti, semplificando il processo di selezione e favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Per i candidati, il portale rappresenta una vetrina professionale importante, attraverso la quale è possibile promuovere le proprie competenze e accedere a nuove opportunità lavorative.

 

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