Come redigere un CV per le categorie protette
La redazione di un curriculum vitae per lavoratori appartenenti alle categorie protette segue le stesse regole di un CV tradizionale, con sezioni dedicate a istruzione, esperienza e competenze. Tuttavia, vi sono alcune accortezze importanti da considerare per garantire trasparenza e conformità alla normativa.
- Dichiarazione della condizione
Se il candidato risponde a un annuncio per categorie protette, è essenziale inserire una chiara dichiarazione all’inizio del CV. Il formato corretto prevede:
- “Appartenente alle categorie protette in base alla legge 68 del 1999, con un grado di invalidità del [percentuale].”
Questa informazione dovrebbe essere indicata accanto ai dati personali (nome, indirizzo, contatti). È inoltre utile specificare l’iscrizione agli elenchi del collocamento obbligatorio:
-“Dal [data di registrazione] sono iscritto nell’elenco del collocamento obbligatorio ai sensi della legge n.68 del 1999.”
- Attenzione alla candidatura
È fondamentale ricordare che, per gli annunci di lavoro generici, non vi è obbligo di dichiarare la disabilità nel CV, a meno che non si tratti di una candidatura volontaria o specifica per categorie protette.
- Struttura del CV
Per quanto riguarda la struttura generale del curriculum, le regole esiziali rimangono sempre le stesse: dati anagrafici, suddivisione chiara tra istruzione, esperienze professionali e competenze tecniche e linguistiche.
- Supporto HR e inclusione
Gli HR possono giocare un ruolo decisivo nel facilitare l’inclusione, non solo accogliendo correttamente le candidature, ma anche promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo e accessibile. Investire in una corretta gestione delle categorie protette non solo aiuta a rispettare le normative, ma rappresenta un’opportunità per migliorare la cultura aziendale.
Categorie Protette al Lavoro: il portale di riferimento
Un esempio di strumento utile per aziende e candidati è il portale Categorie Protette al Lavoro, che offre un database aggiornato con oltre 70.000 profili appartenenti alle categorie protette. Questo strumento permette alle aziende di accedere rapidamente a un vasto bacino di talenti, semplificando il processo di selezione e favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Per i candidati, il portale rappresenta una vetrina professionale importante, attraverso la quale è possibile promuovere le proprie competenze e accedere a nuove opportunità lavorative.
Formazione e sensibilità per gli HR
Un aspetto fondamentale per chi lavora nelle risorse umane è la formazione sulla gestione della diversità e delle categorie protette. Non basta rispettare le norme: è importante creare un ambiente inclusivo che permetta ai lavoratori di esprimere appieno il proprio potenziale. Le aziende che investono in una cultura aziendale inclusiva e nella formazione dei propri manager, ottengono risultati migliori sia in termini di produttività sia di clima aziendale.
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