Le categorie protette rappresentano un importante strumento per favorire l’inclusione lavorativa di persone con disabilità o con difficoltà particolari. Qui troverai una guida dettagliata su chi ne fa parte, i diritti garantiti dalla legge e come iscriversi alle liste per il collocamento mirato.
Che cosa sono le Categorie Protette?
Le Categorie Protette includono tutte le persone con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali, così come altre condizioni che richiedono particolari misure di tutela per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro. La Legge 68/99 è la normativa principale che stabilisce il “collocamento mirato” per aiutare le persone appartenenti a queste categorie a trovare un impiego adeguato alle loro capacità e a ridurre le barriere all’accesso al lavoro.
Chi rientra nelle Categorie Protette?
I lavoratori che fanno parte delle Categorie Protette sono quelli che, secondo la Legge 68/99, rientrano in una delle seguenti condizioni:
- Persone con invalidità civile pari o superiore al 45%.
- Invalidi sul lavoro con una percentuale di invalidità superiore al 33%.
- Invalidi di guerra e civili di guerra.
- Persone non vedenti, con vista inferiore o pari a un decimo.
- Sordomuti.
- Orfani, vedove, profughi e vittime del terrorismo o della criminalità organizzata.
Per ulteriori informazioni www.categorieprotetteallavoro.it
Queste categorie sono tutelate per garantire loro il diritto a un lavoro dignitoso e per agevolare il loro accesso al mercato del lavoro.
Come iscriversi alle Categorie Protette?
Per iscriversi alle categorie protette e poter accedere ai vantaggi previsti dalla legge, è necessario seguire alcuni step fondamentali:
- Certificato medico introduttivo: Il primo passo è rivolgersi al proprio medico di base per ottenere un certificato medico che attesti la natura della disabilità. Questo documento deve contenere informazioni dettagliate sulla condizione di salute e sui sintomi specifici.
- Richiesta di valutazione all’INPS: Successivamente, è necessario presentare il certificato presso un CAF o direttamente all’INPS, per richiedere la valutazione dell’invalidità. L’INPS convocherà quindi il richiedente per una visita medica con una commissione sanitaria locale.
- Certificazione dell’invalidità: Dopo la valutazione, se viene riconosciuta una percentuale di invalidità, l’INPS rilascia un verbale che certifica la condizione e il livello di agibilità lavorativa. Questa certificazione è essenziale per procedere con l’iscrizione agli elenchi delle categorie protette.
- Iscrizione al Centro per l’Impiego: Dopo aver ottenuto la certificazione, il passo successivo è recarsi al Centro per l’Impiego della propria provincia per richiedere l’iscrizione agli elenchi delle categorie protette. I requisiti principali per l’iscrizione sono:
- Avere un’età compresa tra i 15 anni e l’età pensionabile.
- Essere disoccupati.
Una volta completato questo passaggio, il lavoratore verrà inserito in una graduatoria per il collocamento mirato.
Collocamento mirato e diritti del lavoratore
Il concetto di collocamento mirato è al centro della Legge 68/99. Si tratta di un processo che abbina le capacità del lavoratore disabile con le richieste delle aziende, facilitando così un inserimento efficace. Le aziende che assumono lavoratori appartenenti alle categorie protette possono beneficiare di incentivi economici, riducendo quindi i costi e contribuendo allo stesso tempo all’inclusione sociale.
Secondo la legge, tutte le aziende pubbliche e private con più di 15 dipendenti sono obbligate ad assumere una certa quota di lavoratori appartenenti alle categorie protette, in base al numero totale di dipendenti.
Diritti del lavoratore appartenente alle categorie protette
Una volta assunto, il lavoratore appartenente alle categorie protette ha diritto a:
- Parità di trattamento economico e normativo rispetto agli altri lavoratori.
- Permessi retribuiti: grazie alla Legge 104, i lavoratori con disabilità hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito al mese per cure mediche o per affrontare la propria condizione di disabilità.
- Flessibilità oraria: i lavoratori con disabilità possono chiedere flessibilità sugli orari di lavoro, in base alle proprie esigenze mediche.
Tuttavia, il lavoratore appartenente alle categorie protette ha anche il dovere di svolgere le proprie mansioni lavorative e rispettare le regole aziendali, compresi turni e straordinari, qualora la propria condizione lo permetta.
Sostegno per il collocamento mirato
Il collocamento mirato è un meccanismo che facilita l’incontro tra il lavoratore e l’azienda più adatta. Il Centro per l’Impiego svolge un ruolo cruciale, collaborando con le aziende per individuare le posizioni disponibili e aiutare i lavoratori con disabilità a trovare un’occupazione che rispetti le loro competenze e limiti. Inoltre, è possibile avvalersi dell’aiuto di agenzie specializzate come Categorie Protette al Lavoro, che offrono consulenza e supporto per facilitare questo processo.
Diversity & Inclusion: il ruolo delle aziende
Oltre al rispetto degli obblighi normativi, molte aziende si stanno impegnando sempre di più in politiche di Diversity & Inclusion, riconoscendo il valore aggiunto che la diversità apporta all’ambiente di lavoro. Integrare persone con disabilità significa non solo rispondere a un obbligo di legge, ma anche creare un ambiente più equo, inclusivo e aperto a differenti prospettive.
In questo contesto, Categorie Protette al Lavoro svolge un ruolo chiave nel favorire l’incontro tra candidati appartenenti alle categorie protette e aziende interessate a rendere il proprio ambiente lavorativo più inclusivo e ricco di valore umano.
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